lunedì 31 ottobre 2011

"Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza" (Salmo 95)

In viaggio

Salvezza è la luce chiara del mattino, il tepore del sole che riscalda l'abitacolo, le foglie gialle che colorano la strada, due giovani che si tengono per mano in giorno di vacanza incuranti del traffico, l'inaspettato affettuoso e numeroso saluto ad una persona cara che entra nella vita, la mestizia per qualche istante lenita di Silvio, la seria responsabile gentilezza dell'infermiera, l'unica parola che dice tutto e il contrario di tutto di Bernardino, unico sorriso ebete o lieto, la corsa allegra di una bimba che sfugge alla mamma, il volto di bambola di un'altra in carrozzina, una persona anziana sollevata che lascia il ricovero, gli occhi luccicanti di un grembo in attesa, la bellezza diversamente abile che il papà  accompagna con fierezza, la serenità e l'abbandono di Elsa che prega, di Miranda che conta gli anni, la forza di genitori che ancora sperano, la gioia di una grazia annunciata dalla fede...

E non è finita qui!

Quante tracce di salvezza oggi.... Chissà quante altre! Per tutte conosciute o no : "cantate al Signore, benedite il suo nome" (Salmo 95)

domenica 30 ottobre 2011

Danza e preghiera

" INCARNAZIONE "

"Stat in carne mea Spiritum tuum  
quod Deus me fecit filium suum,  
per Mariam matrem 
mulierem virginem sponsam dulcem" 

Sta nella mia carne lo Spirito tuo 
poichè Dio mi fece figlio suo, 
per Maria madre 
donna vergine sposa dolce.

Simboli e passi per dire e trovare 
l'acqua da bere, 
la resa del vivere, 
l'arte di amare.

Pulsa e riscalda il sole in ogni suo raggio, 
l'amore di Dio mi illumina di coraggio.
Il vento-fiamma suo mette le ali 
per giorni e notti non più eguali.

Incarnazione, 
"scendere dalla cattedra", 
sorpreso imparo 
incontro di vita,
incrocio di cuori, 
foglie vergate di mille colori.

Finita, non troppo la danza, 
"continua - dice Gesù - nella tua segreta stanza". 
E al mio amato Sposo 
lì racconto sorelle fratelli : 
"abbian riposo".

Buon'ora stasera ha portato pace, 
ma, per grazia, dentro di me non tutto tace. 
Continua il silenzio e l'armonia, 
ogni cosa che vivo e provo non è più soltanto mia.

Dolce, alta, timida, la luna a ponente 
annuncia l'incarnato Amore che sarà crescente, 
e le stelle brillano in azione, 
portano di Dio i Santi la benedizione.
OMELIA
31° Domenica A – 30/10/2011

- Dal libro del profeta Malachia 1,14 – 2,1-2.8-10
- 1° Tessalonicesi 2,7-9.13
-  Matteo 23,1-12

Dopo aver accolto le provocazioni dei suoi interlocutori che volevano metterlo in difficoltà (“E’ lecito pagare il tributo a Cesare?”, “Qual è il grande comandamento?), Gesù passa al contrattacco. Sembrano contraddire la sua mitezza le parole forti ascoltate nel Vangelo (le parole “forti” Gesù non le rivolge ai deboli, ai poveri, peccatori; non le risparmia invece a coloro che recitano nella vita, agli “ipocriti” che si sentono a posto). Sono una denuncia chiara, un richiamo preciso, che prima di tutto scuotono anche me; sono parole che fanno eco a quelle del profeta Malachia nella prima lettura (“ora a voi questo monito, o sacerdoti”), e pur riconoscendo che sono indirizzate a quelli che siedono sulla cattedra di Mosè, potremmo dire a quelli che rivestono posti di autorità, di insegnamento, alle sfere alte anche della comunità religiosa, interpellano tutti. Tutti infatti, semplici credenti o alti prelati se parliamo della Chiesa, semplici cittadini o onorevoli personaggi se ci riferiamo all’umana convivenza, siamo chiamati a vigilare perché l’apparenza, l’arroganza, il dominio in nome di un bene che è solo di alcuni o persino di un Dio a nostra immagine e somiglianza non si addicono a discepoli di Gesù; e perché pesanti fardelli di ogni tipo non vanno imposti sulle spalle della gente.

E’ forse comprensibile, non giustificabile, che nella nostra società, tra i potenti o governanti, ci sia la corsa al titolo, alla poltrona, ai privilegi, al vitalizio che è abominevole furto. E’ la mentalità che tutti accomuna! Ma io qui, in quanto partecipe della comunità cristiana che segue ben altro insegnamento, prego che la Chiesa, che io amo, che è la mia famiglia che non rinnego, e per cui soffro quando con il mio peccato la rendo meno vera, diventi sempre più libera e povera di tutto ciò che non è vangelo; rimanga solidale con chi fa più fatica, e non li carichi di pesi, sia umile quando indica a se stessa e al mondo la verità che è Gesù, si faccia anche meno appariscente, perché la sua grandezza è altrove. Sono parole molto forti quelle di Gesù che ci chiamano tutti a conversione; dico tutti perché tutti concorriamo a conservare, purtroppo, o rinnovare il cuore, non solo, ma anche le espressioni d’amore che il Signore ci ha lasciato come eredità.  Diceva il Papa l’altro giorno ad Assisi incontrando i rappresentanti della varie religioni e coloro che egli ha chiamato i “cercatori della verità” o “pellegrini della verità, pellegrini della pace” : Queste persone cercano la verità, cercano il vero Dio, la cui immagine nelle religioni, a causa del modo nel quale non di rado sono praticate, è non raramente nascosta. Che essi non riescano a trovare Dio dipende anche dai credenti con la loro immagine ridotta o anche travisata di Dio.

Stiamo attenti nell’ascoltare la denuncia di Gesù,e nell’applicarla agli altri: sì, quelli sono così, quelli sono cosà, quelli si fanno chiamare così, quelli si comportano cosà… Il pericolo di montare in alto è di tutti, ma aiutiamo chi in alto è posto per chiamata, per scelta, o per dono di Dio, a ricordare che il posto in alto a cui abbiamo diritto come discepoli di Gesù e che siamo onorati di occupare è quello della croce, cioè dare la vita non prenderla, sollevare i fratelli non schiacciarli, servire è non comandare. “il più grande tra voi sia il vostro servo”. Non chi fa e dà le leggi (magari per gli altri!) ma chi dà amore (E. Ronchi).
 Questa conversione che il Signore chiede agli scribi e farisei del suo tempo, e pure a noi che in diversa misura corriamo il rischio di esserlo a seconda del posto che occupiamo, delle responsabilità che abbiamo (a casa, al lavoro, nelle relazioni, nella vita di comunità…) non può verificarsi semplicemente perché c’è qualcuno che ci riprende, e in questo caso è Gesù (altro che zitto!). Nasce dal riconoscere Lui, la sua persona, Lui solo il rabbi, Lui solo il Maestro, Lui solo il volto del Padre. E per questo non è sufficiente essere praticanti o più praticanti degli altri, con comportamenti assunti per essere ammirati dagli uomini, esteriori osservanti, ma occorre essere credenti cioè impostare la nostra esistenza su Gesù, Maestro unico; e quand’anche non riusciamo a mettere in pratica la sua lezione, sentiamo che per Lui rimane il nostro affetto, il nostro amore, e non per noi stessi; un affetto, un amore con cui ci “abbassiamo a servire i fratelli”, gli uni altri.
E’ parola aspra quella di oggi, ci richiama; è parola buona ci svela ancora una volta chi è Gesù! Ci apre a umiltà, cara verità, vera carità!

venerdì 28 ottobre 2011

Ruah, respiro!

Cronaca semiseria di una notte e di un mattino di ... fuoco

Bruciore lancinate ad ogni colpo di saliva, 
respiro andava, respiro veniva.
Mi alzavo dal letto ove il sonno chiamava, 
più forte il male svegliava!

In gola un nodo a comandare, 
apriva e chiudeva: cosa sperare?
Mio Dio, passerà l'improvviso malanno, 
porterà silenzio e pace questo danno?

Anche il cuore lo Spirito chiede, 
perchè sulla via voglio ancora mettere piede.
Dà pace, Respiro, e sollievo; 
così insegna il Maestro all'allievo.

Ora è giorno, ancora è mattina, 
viene il medico e la medicina.
Grazie al Signore, stanotte fatica , 
ma ora riposo, vivo e amo con Parola amica. 

Respiro di Dio, respiro dell'uomo
ora mi fa grazia Ruah
e la gola e il cuore meraviglia
ah ah ah ah ah ah

giovedì 27 ottobre 2011

GIORNO di COMPLEANNO - a Noemi

La luce è ormai chiara 
quassù
il cielo bacia soffice la terra
laggiù,

dal mare di nuvole 
emerge la vita,
la giornata s'apre
di sorpresa condita.

Luci e grida bucano 
il mare bianco,
l'uomo corre all'opra:
che sia già stanco?

Lo rincuora e rincorre
il sole promesso,
rumori e canto di galli
in ritardo giungono appresso.

Così 11 anni oggi sono pieni
per Noemi, 
anche Elisa,
non ci saranno miglior beni.

Alla fanciulla quasi adolescente
che ancora fiorisce
l'augurio bello e caro
che mai finisce.

Corriamo tutto all'amore, all'azione,
il buon Dio,
soprasotto di nubi il manto,
è per noi gran in-canto,

in cielo e in terra, 
come mamma e papà,
amorevole abbraccio, 
stretti rinserra.

All'orizzonte berico
Maria materna grazia
in parto dolce 
annuncia e spinge

la luce rosso fuoco,
Spirito donato,
che il mondo tutto
riscalda e dipinge.

Il nome tuo "gioia e delizia" 
già porta sorriso,
e a noi tutti un lembo 
di paradiso.

mercoledì 26 ottobre 2011

VITA

Dalla Parola del giorno 25.10.2011 
Romani 8,18-25 e Luca 13,18-21

PARTORIRE

Respiri, respiri difficili, 
sospiri e silenzi confusi, 
poi lamenti, urla, grida non più trattenute, 
gemiti...inesprimibili, 
non più maledizione o bestemmia, 
benedizione e preghiera...inesprimibile!
Gemiti: le urla della partoriente!

Anche noi gemiamo...con tutta la creazione! 
Speriamo....in Lui! 
Perseveriamo... nell'attesa di Lui!

Perseverare: 
piccoli semi "gettati" nell'orto, 
lievito nascosto"! 
E' il Regno che cresce: 
marcisce per rinascere, 
si scioglie per far vivere!


Dalla Parola del giorno 26.10.2011 
Romani 8,26 - 30 e Luca 13,22-30

MORIRE

"Tutto concorre al bene per quelli che amano Dio"

Da sempre "conosciuti": da sempre "amati"! 
Da sempre "predestinati": da sempre "immagine del Figlio"! 
Da sempre "chiamati": da sempre "il desiderio di Dio si fa realtà"! 
Da sempre "giustificati" : da sempre resi "giusti" nella nostra povertà e peccato! 
Da sempre "glorificati" : da sempre "confermati" nella pienezza della Sua vita!

La "porta stretta" per la vita?

Gesù!
Egli "ci stringe" al suo cuore! 
Nel suo cuore "siamo stretti"! 
Egli "si stringe" nel cuore del Padre per farci posto! 
Il nostro rifiuto è una "stretta" al suo cuore! 
Il tempo "stringe"....Il Regno è qui!

"Gli ultimi saranno i primi": 
dovrebbero stare più stretti degli altri, 
invece sono quelli che trovano posto!
Preparato per loro!

domenica 23 ottobre 2011

Cantiamo la speranza

Chiesa di Monteviale
23 ottobre, ore 16.45.
L’associazione vicentina Satyagraha onlus, si prende
cura, attraverso il sostegno a distanza, di bambini orfani,
lavoratori e vittime di abusi.
Le offerte raccolte in questo concerto vengono destinate
alla realizzazione di un villaggio di case famiglia,
per questi bambini soli ed emarginati.
Info: www.sostegnoadistanza.it
347.43 44 45 8


Ho visto volti belli e gioiosi cantare con semplicità e passione, cuori giovani offrire tempo e sorriso, gratitudine e desiderio di coinvolgere altri nella medesima  gioia. Hanno cantato  la liturgia della vita, hanno portato speranza e chiamato alla solidarietà. Non parole, non discorsi, ma soltanto note musicali, nell'accordo bello dell'amicizia e di un dono gratuito. Che anche la nostra vita sia canto, eco di sentimenti, pensieri, ricerca di armonia che ci unisce! GRAZIE.
 Domenica mattino ore 6,45

Cielo,
giardino di notte,
vegli sull'uomo
in tutte le sue lotte.

Lotte  è
abbracci
sonno e sogno
incubi e veglie
respiri e affanni
che segnano gli anni.

Giardino di luce
in punta di spillo,
taci, vivi,
con rispetto e amore,
ogni speranza
ogni dolore.

Pulsano ancora
le stelle al mattino,
umili nitide belle
dicono stupore divino

Tra poco il giardino 
si svela luminoso
il sole che sorge 
darà loro riposo.

Non usurpa il cielo 
senza riguardo
chiama il mio cuore
a tenere alto lo sguardo.

Le stelle delicate,
la luna spicchio a levante,
sospendono la luce 
nel buio mio,
ora non c'è più.

C'è solo il Risorto,
Gesù uomo Dio.

venerdì 21 ottobre 2011


Adorazione


Nuvole,
accese braci,
il mondo nasce:
ammira e taci!

Rapido come folgore
fulmineo il sole sorge,
arde, illumina, non brucia,
chiama alla fiducia.

Batter di ciglia alla luce
che il cuore ora tutto
conduce.

Anche l'Amato mai tarda,
veloce viene, si muove,
fa le cose puntuali, belle e nuove.


Non corsa, ansia, vana agitazione,
davanti a Te fermo sto 
in adorazione.

giovedì 20 ottobre 2011

 Giovedì 20.10. 2011


AUTUNNO

Lava l'acqua i caldi colori
e l'autunno umidisce muschiati odori

foglie ingiallite resistono macerate
da variopinti pennelli cromate

frutti anziani e maturi
lascian cadere semi
perchè la vita duri.

L'età va', e spinta, con i suoi dolori
lasciando al mondo preziosi tesori

parole foglie nel cuore ruminate
pensieri e amori di cose passate.

Amore senza stagione ci rassicuri
tenerezza piena ogni cosa curi.

Nel clima, cielo terra, che avanza
anche nel mio autunno 
non si ferma la danza.

mercoledì 19 ottobre 2011

 Mercoledì 19.10. 2011

Ringraziamento alla Messa

Nell'abbraccio tenero del mattino 
viene l'amore umano e divino,

e in lui come amato sposo
ogni lavoro e ora son riposo.

S'apre il giorno di grazia pieno,
il cielo uggioso,
il sole non verrà mai meno.

Ogni volto e cuore a me raggio
vivo oggi, stupito, grato,
con amore e coraggio

martedì 18 ottobre 2011

Le cose sante (la famiglia), le cose buone (gli hobby), le cose doverose (il lavoro), sono benedizione per la vita. In esse il Regno di Dio è presente; anzi, vissute nella grazia di Gesù sono frammenti del Regno, semi che lo manifestano. A sua volta, il Regno, cioè Gesù, le fa crescere, dilatare, in modo che le loro dimensioni, la qualità di vita di cui sono portatrici, diventano quelle di Dio. 
Così la famiglia si allarga: "chi ascolta la mia Parola, questi è per me fratello, sorella e madre". Nuova familiarità! 
Così il lavoro è luogo di libertà: "non accaumulate...la vita non dipende dai beni che possedete". Vera umanità! 
Così tutto ciò che è bello, buono e piace, è motivo di gioia: "dov'è il tuo tesoro, là è il tuo cuore". Piena festa!

"Non ho tempo"
Cos'è il tempo?
E' lo spazio che diamo a ciò che amiamo!
E' lo spazio del cuore, la sua misura!

All'aurora

 
Filo rosso di tenue aurora,
incendio divampa d’arancio acceso,
tutto illumina ora disteso.

Il giorno, il mondo è di vita dipinto,
risveglio e respiro d’amore vinto.
Luce nuova, piena, e giallo oro,
Dio, tu mite sole mio, benedico e adoro.

Nubi vane a ricacciare
nell’oscurità chi vuole amare,
lo Spirito mite esplosivo
apre il parto e illumina di sorriso.
Con il suono di campane a coro
Dio, tu chiaro sole mio, amo e adoro.

Svelto il cuore, la mente, il corpo,
all’opra, fatica e speranza.
Dio, tu alto sole mio,
guida e feconda la danza.
Per questo anch’io con tutti loro
ringrazio e adoro.                                                                                                            
                                
10.10. 2011