3° Domenica A – 22.01.2017
Mettendoci
in ascolto del Signore, tendiamo l’orecchio, soprattutto apriamo il cuore con
il desiderio e la speranza che una buona notizia ci sia data, una parola bella
ci sia detta; una notizia, una parola che ci rialzino, non solo, ma come
assicura la prima lettura “moltiplichi la gioia, aumenti la letizia”. E faccia
sì che quella via spesso triste preoccupata, a volte drammatica, vergognosa,
sulla quale ci muoviamo, diventi gloriosa e luminosa.
Inciso:
leggendo l’espressione del profeta Isaia : “renderò gloriosa la via del mare”,
l’ho accostata proprio al dramma di tanti che lo attraversano sulle carrette
che affondano e alla vergogna e impotenza di molti altri…
A
fronte di tante altre notizie drammatiche anche dei nostri paesi sotto la morsa
del gelo, le frane, i disagi e il pericolo di terremoti mai finito, la notizia
buona, la parola bella ci è data.
1-
“Il regno dei cielo è vicino”. Comincia così l’annuncio di Gesù: è
vicino Dio stesso con la sua proposta, offerta reale, dono della vita degna
dell’umanità che egli ama; è qui con la sua vicinanza, dove questa umanità è
provata, ferita, schiacciata. E’ vicino a noi!
Noi
che ci troviamo in “regione e ombra di morte”, nella tristezza, sfiduciati,
untati di disperazione perché sembra prevalere non ciò che favorisce la vita,
ma dà la morte. Regnano, insomma, le tenebre.
2 – Ed ecco che la buona notizia della vicinanza di
Dio si rivela essere e si propone come luce che si accende, che brilla, e che
noi possiamo vedere. “Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande
luce”. Non basta che ci sia, io la voglio vedere, altrimenti mi è inutile.
E al chiarore di questa luce, voglio vedere la vita!
La luce vera, venuta nel mondo, dirà Giovanni, è il
Figlio di Dio, fattosi uomo in Gesù. Il mondo, lontano da Dio – come veniva
indicata la Galilea (ma Dio dimostra il contrario con Gesù che era della
Galilea), il nostro mondo per tanti versi pagano, ha la possibilità, il dono di
vedere, cioè di credere, la luce.
3- “Convertitevi”: più che un comando o
imposizione che viene dettata, la “conversione”, vale adire l’apertura del
cuore,della mente, e di conseguenza il rinnovamento della vita, è
un’opportunità offerta di bene, una necessità che è donata.
Poiché “il regno dei cieli è vicino”, cioè
Dio con la sua bontà, con tutto il suo amore per voi è qui, e “una grande
luce è sorta”…. “convertitevi, approfittatene” ; sì approfittatene,
cogliete questa fortuna, la grazia che vi è data. Quanta infelicità nella
nostra esistenza per delle opportunità mancate che il Signore ci ha dato,
occasioni perdute che il vangelo ci ha messo davanti, inviti lasciati cadere.
Noi, purtroppo, per paura, pigrizia, mancanza di coraggio e fiducia, per
egoismo, non sappiamo approfittare che bene che ci è voluto.
Ma la luce stessa trova modo di farsi strada,
vincere le tenebre, poiché l’amore di Dio nulla e nessuno potrà mai allontanare
dal nostro cuore. E allora, convertiamoci, cioè approfittiamone. Egli ci è
vicino.