martedì 24 gennaio 2017

OMELIA

 
3° Domenica A – 22.01.2017

Mettendoci in ascolto del Signore, tendiamo l’orecchio, soprattutto apriamo il cuore con il desiderio e la speranza che una buona notizia ci sia data, una parola bella ci sia detta; una notizia, una parola che ci rialzino, non solo, ma come assicura la prima lettura “moltiplichi la gioia, aumenti la letizia”. E faccia sì che quella via spesso triste preoccupata, a volte drammatica, vergognosa, sulla quale ci muoviamo, diventi gloriosa e luminosa.
Inciso: leggendo l’espressione del profeta Isaia : “renderò gloriosa la via del mare”, l’ho accostata proprio al dramma di tanti che lo attraversano sulle carrette che affondano e alla vergogna e impotenza di molti altri…

A fronte di tante altre notizie drammatiche anche dei nostri paesi sotto la morsa del gelo, le frane, i disagi e il pericolo di terremoti mai finito, la notizia buona, la parola bella ci è data.

1- “Il regno dei cielo è vicino”. Comincia così l’annuncio di Gesù: è vicino Dio stesso con la sua proposta, offerta reale, dono della vita degna dell’umanità che egli ama; è qui con la sua vicinanza, dove questa umanità è provata, ferita, schiacciata. E’ vicino a noi!
Noi che ci troviamo in “regione e ombra di morte”, nella tristezza, sfiduciati, untati di disperazione perché sembra prevalere non ciò che favorisce la vita, ma dà la morte. Regnano, insomma, le tenebre.

2 – Ed ecco che la buona notizia della vicinanza di Dio si rivela essere e si propone come luce che si accende, che brilla, e che noi possiamo vedere. “Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce”. Non basta che ci sia, io la voglio vedere, altrimenti mi è inutile. E al chiarore di questa luce, voglio vedere la vita!
La luce vera, venuta nel mondo, dirà Giovanni, è il Figlio di Dio, fattosi uomo in Gesù. Il mondo, lontano da Dio – come veniva indicata la Galilea (ma Dio dimostra il contrario con Gesù che era della Galilea), il nostro mondo per tanti versi pagano, ha la possibilità, il dono di vedere, cioè di credere, la luce.

3- “Convertitevi”: più che un comando o imposizione che viene dettata, la “conversione”, vale adire l’apertura del cuore,della mente, e di conseguenza il rinnovamento della vita, è un’opportunità offerta di bene, una necessità che è donata.
Poiché “il regno dei cieli è vicino”, cioè Dio con la sua bontà, con tutto il suo amore per voi è qui, e “una grande luce è sorta”…. “convertitevi, approfittatene” ; sì approfittatene, cogliete questa fortuna, la grazia che vi è data. Quanta infelicità nella nostra esistenza per delle opportunità mancate che il Signore ci ha dato, occasioni perdute che il vangelo ci ha messo davanti, inviti lasciati cadere. Noi, purtroppo, per paura, pigrizia, mancanza di coraggio e fiducia, per egoismo, non sappiamo approfittare che bene che ci è voluto.

Ma la luce stessa trova modo di farsi strada, vincere le tenebre, poiché l’amore di Dio nulla e nessuno potrà mai allontanare dal nostro cuore. E allora, convertiamoci, cioè approfittiamone. Egli ci è vicino.

 

mercoledì 11 gennaio 2017

GRAZIA E LOTTA

(...nel ministero) 

Gelo agghiaccia,
sole scioglie,
alterna la lotta,
la via infida
è fatta sentiero
di vita.

Freddo il male,
dà calore il bene,
abbraccio amico
rialza e libera,
sguardo offre
di serenità.

Forte la volontà,
la carne fragile
ferita piange,
mendica cura,
medicina sollievo
di pace.

S’apre con verità,
conduce l’umiltà
il cuore, il corpo,
umanità tutta,
storia intera
a consolazione.

Parola sicura
s’è fatta quotidiana,
insistente amore
muove i passi,
urgente illumina
l’annuncio.

Freme maligno
l’odio al mondo,
né vuole gioia l’invidia,
ma umile e forte,
paziente e sereno
il ministero.

Solidali i santi,
benedetta fraternità,
nella grazia e lotta,
lacrime e sorriso,
nessuno escluso
è dal paradiso.