BRICIOLE di PAROLA
… Apocalisse 14,1-3.4b-5 e Luca 21,1-4
(omelia S.Messa trasmessa da Radio Maria nella Parrocchia SS. Redentore – Lonigo –VI)
La Parola ora proclamata ci fa testimoni di due liturgie: la liturgia del cielo, di cui parla la prima lettura, tra gli angeli e i redenti davanti all’Agnello in piedi, davanti al suo trono. E’ una liturgia gloriosa e solenne, maestosa, grandiosa, dove le voci, potenti come tuoni, si accordano nel canto nuovo con il suono delle cetre. E’ una liturgia alla quale ambiamo, una liturgia di paradiso. Per il momento ci accontentiamo di sognarla attraverso queste parole, in attesa di goderne la visione e di prendervi parte pienamente quanto sarà il tempo.
Non è da meno l’altra liturgia, quella della terra, che, come narra il vangelo, si svolge al tempio dove una vedova povera compie il gesto di gettare due monetine nel tesoro. Era il suo modo, secondo le sue possibilità, di celebrare il Dio altissimo e di dare lode a Lui, di manifestare la sua fede semplice. Come semplice e nascosta, dignitosa e umile, è appunto questa liturgia. Ma non è meno celestiale di quella descritta nel libro dell’Apocalisse; anzi attira l’ammirazione, la benedizione di Gesù, testimone di tale atto di adorazione che non sfigura davanti ad angeli e santi. Ecco la “buona notizia” di oggi!
In questa singolare liturgia della terra noi vorremmo ritrovarci nel vivere con dignità la nostra condizione di creature semplici, umili, lontane da ogni ostentazione, e, come ha fatto appunto la donna, vedova povera, nel “gettare – in Dio - tutto quello che abbiamo”, o meglio quello che siamo, quello che la vita ci chiama ad essere.
Non poteva esserci vangelo più appropriato oggi per la Chiesa vicentina che onora la Beata Gaetana Sterni, vissuta nel secolo 19°. Giovanissima, rimase vedova dopo pochi mesi dall’aver contratto matrimonio con un vedovo; fu separata dagli orfani a lei affezionatissimi, e venne allontanata dalla casa; impegnò tutta se stessa a servizio dei poveri nella città di Bassano del Grappa. Gettando tutto di sé nelle mani di Dio, come la vedova del vangelo, visse da religiosa e dette vita alla congregazione delle Suore della Divina Volontà.
Sul suo esempio, e per la sua intercessione, anche la preghiera nostra, la liturgia quotidiana della vita, sia a lode della Sua gloria e a gioia dei fratelli. Assaggio e anticipo di paradiso. Amen.